Microsorium Pteropus

Famiglia
Polypodiaceae
Area di provenienza
Asia
Luogo specifico
Sud est asiatico
Temperatura
ottimali 24 - 26°C
Luce
Debole
pH
5,0 - 8,0


La famiglia delle Polypodiaceae è una famiglia di oltre 60 generi di felci. La maggior parte sono epifite ma non mancano alcune terrestri. I fusti sono prevalentemente rizomatosi e le foglie sono inserite in modo spiralato. Le fronde sono grandi e possono essere intere o più o meno divise.

Distribuzione e origine:
Microsorum pteropus è originaria della zona del sud-est asiatico, vive come epifita in zone molto umide o sommerse.

Descrizione botanica:
Microsorum pteropus è una felce anfibia, il fusto è di aspetto rizomatoso, le radici si ancorano a substrati quali legni o rocce, questo rende la pianta epifita. Le fronde sono inserite in modo spiralato sul rizoma, sono di grandi dimensioni, intere lanceolate o pennate di colore verde oliva. Spesso, soprattutto in coltura emersa od in alcune cultivar (windelow), si mostra la modificazione dell’apice della foglia in una forma trilobata in cui i due lobi laterali sembrano delle ali, da cui il nome (pteropus= piede alato). La pagina inferiore della foglia porta gli organi sessuali chiamati sori (da cui Microsorum) sono dei piccoli agglomerati di sporangi in cui sono contenute le spore. Presentano una riproduzione con ciclo aplo-diplonte e dominanza sporofitica. Spesso la fecondazione avviene sulla pianta stessa e si vedono quindi germogliare delle piccole piantine autonome sulla foglia della pianta madre.

Coltivazione:
Microsorum pteropus è notoriamente una pianta molto robusta, come tutte le felci è in grado di vivere tranquillamente in condizioni di luminosità scarsissime, abbisogna però di una certa umidità. È in grado di vivere sia emersa che sommersa, in alcuni casi la pianta sostituisce le foglie per passare da una fase all’altra, anche se in tempi piuttosto lunghi. Le radici sono in grado di ancorarsi autonomamente ai substrati, se però inserita artificialmente è buona norma fissarla per aiutare l’attecchimento. Non ci sono strette esigenze per quanto riguarda la chimica dell’acqua che la ospita, sopporta un range di pH molto ampio che va da 5.0 a 8.0, anche il contenuto di minerali risulta poco influente così come la presenza di elementi nutritivi. La pianta è a crescita lenta quindi le esigenze sono poco limitate. Non sopporta però temperature eccessivamente ridotte, si consiglia di non scendere sotto i 15°C anche se probabilmente è in grado di resistere a temperature inferiori ma per brevi periodi.